Ci si lamenta sempre dei pochi stimoli che offre la propria città, ma si dovrebbe imparare a guardare con occhi diversi ciò che succede intorno a noi. Io per esempio prima di domenica scorsa non non ero mai stata ad una Cena Contemporanea, ne avevo sentito parlare, mi aveva incuriosito il format e mi ero ripromessa di partecipare quanto prima ad uno degli appuntamenti.
Gli ingredienti sono allettanti: buon cibo, ottimo vino, percorsi di arte contemporanea in una casa privata che diventa spazio creativo dove uno chef-sommelier prepara pietanze ricercate, la moglie accoglie gli ospiti e crea l’atmosfera giusta per una serata informale, easy quanto basta per sentirsi a proprio agio pur non conoscendo nessuno, ma dove nulla è lasciato al caso.
Non vi nascondo che l’idea di arrivare a casa di sconosciuti e trascorrervi una serata, all’inizio mi aveva messo un po’ d’ansia, ma la convivialità del cibo, l’atmosfera creata da qualche bicchiere di vino e l’accoglienza calorosa dei padroni di casa ha sciolto immediatamente il mio imbarazzo.
Mauro Cutuli era già ai fornelli quando sono entrata in cucina, ho lasciato il cappotto sul letto, come si fa quando si va a cena a casa di amici e mentre affettava il pane di carrubbe mi ha dato qualche anticipazione sul menù della serata:
Pane di segale con marinature domestiche di salmone e burro artigianale con erba cipollina;
fior di cavolo croccante con crema al ragusano DOP;
zucca in zuppa e capesanta;
fish fresh: crudo di pesce in alga giapponese con ganache di avocado;
delizia da fine inverno: foglia di cialda biscotto con ricotta in cremapanna e croccante di torrone alle nocciole.
Il tutto innaffiato dai vini dell’azienda Alessandro Di Camporeale abbinati ad ogni piatto:
Grillo Vigna di Mandranova; Benedè, cataratto in purezza; Kaid Sauvignon Blanc, vino di grande personalità aromatica; Kaid vendemmia tardiva, sirah in purezza nelle espressioni di vino dolce. In degustazione extra piatti: Donnatà, nero d’avola e Kaid, sirah.
La serata promette bene, ma se possibile è andata pure meglio.
Mariangela, moglie di Mauro, da perfetta padrona di casa chiacchiera con tutti e ha quello che si definisce un sorriso contagioso. Mi ha raccontato il percorso che ha portato lei ed il marito a pensare a queste cene/incontro/esposizione, mi ha parlato dei loro progetti e dei loro viaggi, ma soprattutto mi ha trasmesso la grande passione e l’amore che li lega che traspare ogni volta che i loro sguardi si incrociano.
L’aspetto artistico della serata è affidato all’associazione culturale beBocs che cura l’allestimento delle opere con il progetto ConTemporaneo low cost art gallery che ha lo scopo di sostenere i giovani artisti locali (e non solo) al fine di contribuire alla crescita artistica e culturale della nostra città.
Le sollecitazioni enogastronomiche intervallate dagli interventi di Gianluca Lombardo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania sul tema “Love sex and pornography in art“, hanno fatto sì che la serata trascorresse piacevolmente, tra scambi di opinione sui temi trattati ma anche chiacchiere leggere.
Ho raggruppato qui una serie di domande che mi avete fatto sui social quando vi ho parlato di questo genere di appuntamenti:
Bisogna essere un esperto d’arte per partecipare ad una Cena Contemporanea? Assolutamente no, io non lo sono e ho trascorso una serata piacevolissima.
Qual è lo scopo della serata? Conoscere bella gente, mangiare bene(ma bene davvero!), bere buon vino e avvicinarsi a piccole dosi al mondo dell’arte contemporanea. Le opere esposte inoltre sono in vendita quindi, se si vuole, si può anche acquistare un’opera.
C’è un calendario fisso di Cene Contemporanee? No, ma basta iscriversi alla newsletter di beBocs per essere avvisati dei nuovi appuntamenti.
Quanto costa partecipare? La quota di partecipazione è di 35 euro.
Ringrazio Claudio Cocuzza di beBOCS, Mauro Cutuli e Mariangela Prestifilippo per l’invito e per la ventata di novità portata a Catania con questo ciclo di appuntamenti.
Nessun Commento