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Beach etiquette: le 10 regole per convivere (più o meno) pacificamente con il vicino d’ombrellone

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Liberi, abbronzati e felici.

In estate, e soprattutto in vacanza, assaporiamo una sensazione di libertà e spensieratezza che negli altri periodi dell’anno è un miraggio: scadenze, orari d’ufficio, giungla metropolitana e traffico, cedono il posto a tempi rilassati, voglia di assaporare ogni singolo momento, tempo per fare ciò che ci piace e ci fa stare bene.

Attenzione però, la spiaggia è un luogo di relax, dove staccare la spina, ma le buone maniere e lo stile non vanno in vacanza. Ecco un decalogo da tenere a mente quando saremo al mare, dove a meno di non trovarsi su un isolato atollo dell’Oceano Pacifico, ci ritroveremo a convivere con vicini di ombrellone e vacanzieri d’ogni tipo: fate in modo di dare il buon esempio, distinguetevi non (solo) per la scelta del bikini, ma soprattutto per il vostro savoir fare e la vostra educazione.

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Questione di spazio: Le spiagge delle nostre località balneari sono iperaffollate, invadere gli spazi comuni, corridoi e passaggi al mare, con infradito, borse, teli, secchielli e giochi dei bambini non solo è sbagliato ma è una delle cause più frequenti di “liti da spiaggia” con il vicino d’ombrellone. Siete in vacanza per rilassarvi, non per litigare. Ridimensionatevi.

Cellulari molesti: Iperconnessi come siamo è impossibile rinunciare al cellulare, ma a patto che la suoneria sia silenziosa e che le eventuali telefonate non diventino fastidiose per chi ci circonda; è buona norma parlare a bassa a voce ed evitare conversazioni troppo lunghe. Il vicino, come voi, è lì per rilassarsi, non per ascoltare i fatti vostri.

Te lo buco quel pallone! Racchettoni, pallone, frisbee, tamburelli, avete tutto il diritto di impegnare la vostra giornata al mare in attività divertenti che prevedano oggetti volanti, ma a patto di non risultare molesti per chi invece vuole riposare e stare tranquillo godendosi il sole. Gli stabilimenti balneari destinano una parte attrezzata della spiaggia al beach volley o ad altre attività sportive. Se si tratta di spiagge libere, abbiate il buon senso di capire da soli dove mettervi a giocare, senza dare fastidio.

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Madonna di Pompei? No grazie. Collane, bracciali, anelli, orologi: abbiamo davvero bisogno di tutti questi accessori in spiaggia? Conoscete la regola del “Less is more”? Bene, applicatela. La stessa parsimonia vale per il make up: se proprio non potete farne a meno, che sia leggero e poco visibile; per evitare “l’effetto panda” dopo il primo bagno è fondamentale che i trucchi siano waterproof.

Docce, non SPA: le docce in spiaggia servono solamente per rinfrescarsi e sciacquare via velocemente la salsedine dal corpo. Prolungarsi in lavaggi accurati e interminabili, soprattutto in presenza di persone che aspettano, è da evitare. Per rilassarsi sotto la doccia e lavare i capelli, c’è il bagno di casa propria.

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Vestìti, è meglio: Se si trascorre una giornata al mare e si pranza nel ristorante dello stabilimento balneare, ricordate che per quanto abbiate un fisico statuario, frutto di mesi di esercizi in palestra, dovete coprirvi; quando si passeggia o si va dal proprio lettino verso bar, ristoranti o strutture adiacenti, è sempre opportuno farlo mettendosi addosso un pareo, un copricostume o una t-shirt. Lo stesso vale per l’uomo: il petto villoso a tavola, non è un bel vedere.

Esibizioniste, ma con stile Liberissime di sfoggiare il topless, ma attenzione ai contesti. In particolare quando ci si alza per andare fare una passeggiata, per andare alle docce o per conversare con qualcuno, è sempre bene rimettersi il pezzo di sopra per evitare di creare imbarazzi negli altri.

Guardami negli occhi Gli occhiali da sole sono oltre che un accessorio di tendenza, alleati fondamentali in spiaggia, perché proteggono gli occhi dai raggi nocivi. Tuttavia, se si chiacchiera con qualcuno, l’etichetta vuole che si tolgano quando si saluta o ci si presenta, mostrando lo sguardo al nostro interlocutore.

Da non fare. Mai: scrollare l’asciugamano verso il vicino d’ombrellone, sollevare sabbia correndo con le infradito, fare gigantesche buche in riva al mare, ascoltare musica ad alto volume, fare tuffi schizzando chi resta sulla battigia…solo se volete farvi nuovi nemici.

Prima di andare via A meno che non dobbiate scappare da un improvviso tsunami, avete tutto il tempo per raccogliere le vostre cose e verificare di stare lasciando la vostra “postazione” come l’avete trovata: pulita. Raccogliete giornali, carta del gelato, fazzoletti e mozziconi.
La peggiore caduta di stile è la maleducazione.

Illustrazione beach etiquette via Shutterstock.com


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1 Comment

  • Reply
    Caterina
    5 Agosto 2015 at 14:25

    Ho letto questo post tutto d’un fiato. Bell’articolo :).

    Caterina
    http://www.parfimo.it

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