Si possono mangiare le patate germogliate? Scopriamo cosa dicono gli esperti in modo da cancellare ogni dubbio.
La cucina italiana è nota in tutto il mondo per essere molto varia, ma ci sono alcuni alimenti preferiti rispetto agli altri, come le patate. Il loro gusto e la loro versatilità consente a chiunque le abbia in casa di preparare qualsiasi tipologia di manicaretto: da semplici e dietetiche patate bollite a dei piatti un po’ più sfiziosi come le chips. Insomma, le opzioni sono veramente tante e tutte molto gustose.

Le patate sono un alimento jolly considerando anche il basso costo. Amate da tutti, sono da sempre una soluzione quando si vuole fare qualcosa di buono capace di mettere d’accordo tutti. Tuttavia, quante volte accade però di rovistare nel sacco e ritrovarsi con delle patate germogliate? E qui sorge la domanda: si possono consumare o si devono purtroppo buttare? Sono tante le scuole di pensiero sul merito ma è importante invece seguire il parere degli esperti che sanno fornire il giusto responso su una domanda così tanto diffusa.
Le patate germogliate si possono consumare?
l germogli spesso spuntano a causa di una cattiva conservazione e da un’eccessiva esposizione alla luce. C’è chi ritiene che le patate germogliate possano consumarsi purché si rimuovano tutte le parti viziate, altri invece li considerano tossiche e pericolose per la salute. Dove sta la verità? Il problema sta negli alcaloidi ed in particolare nella solanina e caconina presenti nelle patate così come in altri alimenti, tra cui i pomodori e melanzane. Gli alcaloidi, che possono essere potenzialmente tossici, si concentrano soprattutto su foglie e fiori nel tubero germogliato, in particolare la buccia.

Quindi se in una patata sono presente dei germogli, parti verdi oppure presenta un gusto amaro, è molto probabile che abbia al suo interno una qualità elevata di alcaloidi. Questi ultimi, se assunti in piccole dosi, possono avere degli effetti benefici in quanto capaci di abbassare il colesterolo, la glicemia ed esercitano anche un’azione antibiotica. Se si supera la quantità consentita, diventano nocivi.
Consumare molte patate germogliate può provocare intossicazioni che possono incidere sull’apparato digerente, sistema cardiovascolare e quello nervoso. Dolori addominali, nausea, vomito, diarrea sono tra i disturbi più frequenti, mentre nei casi più gravi può portare anche a conseguenze letali.
Un consumo sconsigliato
Sebbene il rischio per la popolazione rimane basso, è meglio evitarne il consumo o quantomeno ridurlo a casi eccezionali. A tal proposito anche la cottura può ridurre la quantità di alcaloidi: la frittura in tal senso si rileva più capace a diminuire la tossicità rispetto alla bollitura o la cottura al forno e nel microonde. Ma non ci sono prove certe su questo, quindi gli esperti suggeriscono di non consumare patate con germogli evidenti o parti verdi, preferendo invece delle patate meglio conservate.