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L’assurda vicenda del Lungomare Liberato e delle aggressioni ai ciclisti a Catania. Sindaco Bianco, mi leggi?

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Io Catania la amo, la amo in modo viscerale, la amo nonostante i se e malgrado i tanti ma. Per questo oggi, nonostante il mio blog tratti raramente questo genere di temi,  ho tanta rabbia ma così tanta rabbia che mettere nero su bianco quello che ho dentro, mi sembra il modo migliore per far fruttare in maniera positiva i miei tanti istinti negativi. Voglio farlo informando, raccontando e dicendo la mia su una vicenda surreale che fa male a chi sogna di vedere Catania tornare ad essere la città che merita di essere.

Succede che a Catania si decida di chiudere UNA VOLTA AL MESE  il traffico sul lungomare, per consentire ai catanesi di circolare in bici, pattini, di fare una passeggiata con i figli, con il cane, senza auto e scooter, senza smog, godendosi il profumo del mare e una domenica senza stress. L’iniziativa Lungomare Liberato riscuote successo, i catanesi si riappropriano di un pezzo di città, rispolverano le bici, ci sono famiglie, studenti, giovani e meno giovani, Catania riscopre il bello di un giorno in una città che ha un’altra faccia rispetto a quella che conoscono, gruppi di volontari ripuliscono la scogliera da anni sommersa da spazzatura.

Succede però che commercianti e ambulanti (quelli che qui chiamano “paninari” ma che non indossano nè timberland nè piumini smanicati) si sentano danneggiati dall’iniziativa che a loro dire influirebbe sugli incassi (parliamo di UNA DOMENICA AL MESE) e non ci stanno.Dopo un corteo di protesta accompagnato da slogan offensivi (non mi stupisco visti i personaggi) supportato da Confcommercio Catania decidono di prendere di mira i fan delle due ruote colpevoli di essere laddove era loro diritto stare, a suon di pugni, calci, insulti e spintoni, distruggendo bici e aggredendo chiunque provasse ad intervenire, di fronte alle forze dell’ordine inerti. Ha la peggio Raffaele che finisce al pronto soccorso e con la bici con impianto stereo distrutta.

Una scena da dimenticare dice qualcuno, ma che per fortuna i tanti video che circolano in rete fanno in modo che non si dimentichi, anzi quelle immagini scuotono le coscienze, ci fanno sentire vittime anche se quella domenica eravamo sul divano e non al lungomare, ci indignano, ci fanno incazzare e ci mettono di fronte ad una realtà che fa male ai catanesi onesti, a chi crede che Catania possa migliorare: quelle immagini raccontano di una città in balìa di chi si sente padrone e non accetta le regole, dei prepotenti, di quegli ambulanti che da anni lavorano senza il minimo rispetto delle norme igienico-sanitarie, che evadono le tasse, che occupano il suolo pubblico (e che Dio solo sa cosa mettono in quei panini). Potete vedere i filmati amatoriali pubblicati in questa pagina 

Cosa succederà adesso? In una città normale avrebbero identificato gli aggressori e avrebbero promosso una campagna di tolleranza zero nei confronti di questi ambulanti, in una città con una amministrazione degna, avrebbero davvero “liberato” Catania dall’arroganza di chi crede sempre che con la violenza possa ottenere ciò che vuole, che si oppone al cambiamento perchè nel fango ci sguazza. Ma invece cosa succede qui? Le istituzioni si dicono solo costernate, parlano di vergogna, vanno a trovare il ciclista in ospedale… ma non basta.

Conoscete la teoria delle finestre rotte? Me ne ha parlato mia madre, l’esempio è semplice ma rende perfettamente: se in un quartiere un teppista spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben presto qualcun altro faccia lo stesso se non peggio, dando così inizio a una spirale distruttiva.

Caro sindaco Enzo Bianco, quante finestre aspettiamo che vengano rotte ancora prima di intervenire?

Intanto sui social parte la campagna per Boicottare i “paninari” del lungomare di Catania, così alla violenza si risponde intaccando il profitto.


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4 Commenti

  • Reply
    andrea olla
    14 Ottobre 2014 at 10:29

    solidarietà ai ciclisti di catania aggrediti da Confcommercio
    amici della bicicletta cagliari

    • Reply
      Valentina Grispo
      20 Ottobre 2014 at 17:36

      grazie Andrea!

  • Reply
    Barbara
    20 Ottobre 2014 at 08:50

    Spero con tutto il cuore che le cose migliorino! Complimenti per l’articolo

    • Reply
      Valentina Grispo
      20 Ottobre 2014 at 17:36

      grazie mille Barbara, lo spero tanto anche io!

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