L’acqua è vita, ma quanti miliardi di persone non hanno accesso a fonti sicure: il terribile report

L’acqua è vita, eppure è sempre più carente, con miliardi di individui che soffrono la sete, e la situazione è destinata a peggiorare: il report.

L’acqua è fonte di vita e origine di tutto, eppure ne abbiamo sempre meno sul pianeta, una condizione che di anno in anno sta diventando sempre più drammatica. Il nuovo report di Unicef/OMS è davvero allarmante: da una parte ci sono le società più avanzate, che sprecano acqua, dall’altra i paesi sottosviluppati che muoiono di sete.

Bimbo cerca acqua
Bambino che muore di sete (Lifeandthecity.it)

Non tutti sanno che dal 2020, l’acqua è diventato un bene da quotare in borsa e sul quale investire, proprio come l’oro. Una realtà che dovrebbe far riflettere e che con i dati forniti dal rapporto di Unicef e dell’OMS che evidenziano una condizione paradossale, con circa un quarto della popolazione che soffre una carenza di acqua potabile e di mancanza di servizi igienici.

Carenza di acqua nel mondo: il tremendo report di Unicef e dell’OMS

Secondo le stime, quasi 2,1 miliardi di persone non avrebbero eccesso quotidiano all’acqua potabile, praticamente un quarto della popolazione mondiale, 3,4 miliardi sono invece le persone senza bagno, e quindi senza servizi igienici moderni, mentre 1,7 miliardi di persone non hanno l’acqua in casa. Si era stabilito di portare acqua potabile e pulita all’intera popolazione mondiale entro questo decennio, invece le prospettive sono pessime.

Il rapporto sottolinea la differenza che intercorre tra paesi sviluppati e paesi poveri, e quindi tra le società avanzate e le comunità rurali e le minoranze etniche. Una disuguaglianza che penalizza tantissimi paesi, i quali non riescono a raccogliere acqua necessaria per dissetare e per lavare il popolo. A soffrire la carenza di acqua sono soprattutto i paesi dell’Africa e dell’Asia.

Acqua raccolta tra le mani per bere
Acqua raccolta tra le mani (Lifeandthecity.it)

L’obiettivo prefissato è quello di raggiungere entro il 2030 una copertura universale di servizi sicuri, una missione che oggi appare quasi impossibile, almeno non nei prossimi cinque anni. Occorrerebbe investire sulla costruzione di bagni nei paesi più poveri e su un sistema idrico efficiente in tutte le cittadine, anche in quelle più remote.

Un quarto della popolazione ancora oggi senza acqua: cosa fare per combattere la disuguaglianza

I vari paesi si dovrebbero attivare per fornire servizi igienici e reti idriche, si tratta di un diritto umano essenziale per la sopravvivenza. Eppure, ancora oggi, nel 2025, tanti paesi versano in condizioni gravissime. Si tratta di affrontare in modo concreto e rapido un deficit strutturale, dando alla popolazione del mondo dignità, salute e futuro.

Acqua potabile dalla fontanella
Acqua potabile (Lifeandthecity.it)

Purtroppo, i cambiamenti climatici minacciano le scorte di acqua potabile, rendendo questo bene sempre meno diffuso. La carenza di acqua sta provocando enormi disastri in molte parti del pianeta, dando origine al fenomeno della migrazione climatica, ossia tutte quelle popolazioni costrette a spostarsi perché non hanno più acqua disponibile per la propria salute e nemmeno per l’irrigazione dei campi.

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