Il weekend del primo novembre è vicino: perché non organizzare un ritiro presso luoghi che si caricano di tradizioni e cibo tipico?
Possiamo asserire con fierezza che l’Italia è ricca di luoghi unici e imperdibili, ciascuno di essi con le proprie tradizioni e i propri modi di affrontare una ricorrenza. Anche per il prossimo weekend, quello del primo novembre, non mancano mete ideali che lasceranno immergere i turisti nelle abitudini culturali del posto.

Sappiamo che Halloween in Italia non è sentito tanto quanto negli Stati Uniti, ma questo non vieta di lasciarsi trasportare dai suoi colori e sapori, dalle musiche e dall’atmosfera cupa che andrà a contaminare l’intero weekend della prossima settimana.
Weekend dei morti: dove si va in Italia? Ecco le tradizioni
Stando alle tradizioni, nel corso della notte tra il 1 e il 2 novembre, i morti tornano a far visita ai propri cari e portano con sé dei doni. In Italia sono ben accolti: prepariamo del cibo per la loro venuta e lasciamo qualche bicchiere d’acqua in cucina.

Non parliamo del commerciale “dolcetto e scherzetto”, ma di tradizioni radicate da generazioni e che hanno l’obiettivo di onorare i parenti nell’aldilà, rendendo loro omaggio e dedicando loro un pensiero. Non a caso, l’occasione ha generato del tempo una serie di tradizioni legate a prodotti specifici, divenuti ormai simbolo del Giorno dei Morti.
Tra questi, spiccano le fave dei morti, diffuse in parecchie regioni d’Italia. La nascita del loro nome è legata alla sacralità con la quale venivano considerate nell’Antica Roma, quando venivano servite nei banchetti funebri.
Giorno dei Morti, cosa si mangia in Italia
Per il Giorno dei Morti non ci sono ricette in particolare che vogliono cavalcare l’onda del marketing: sulle tavole vengono servite minestre e pietanze calde, proprio come vuole l’inverno italiano. Tra queste, emerge senz’altro la zuppa di ceci e costine, tipica del 1 dicembre in Piemonte.

Oltre alle fave dei morti, il più rappresentativo dei dolci tradizionali, troviamo lo ‘nzuddo, un biscotto tipico della provincia di Catania e Messina. Prende il nome dalle suore vicenziane di Catania che lo inventarono: gusto rustico e preparazione facile, sono ideali da sgranocchiare alla fine di un pasto.
Anche il pan dei morti viene tipicamente associato alla festività dedicata ai defunti: molto gettonato nel milanese, è un dolce della tradizione che arriva fino in Brianza e viene condiviso da tutti i commensali al termine del pasto. E’ un modo tradizionale per dare il bentornato a casa ai defunti.
Pietanze tipiche del Bel Paese per onorare i defunti
Segue il Grano dei morti, dolce insolito pugliese a base di grano dolce. La sua associazione al Giorno dei Morti è data da un antico rituale cristiano che voleva il consumo del grano bollito benedetto durante la messa del 2 novembre. Oggi la tradizione continua in segno di buon auspicio e nuova vita, perché il grano è uno dei simboli della rinascita.
Ancora, in associazione al Giorno dei Morti, non mancano i papassini sardi, fragranti e glassati; le ossa dei morti, diffuse soprattutto nel Sud Italia, frollini friabili e croccanti nati tra le tradizioni contadine e delle monache dei conventi.





