Dormire poco fa male al cervello: guarda come invecchia velocemente, è impressionante

La scienza lo conferma, dormire poco invecchia precocemente il cervello e le conseguenze per la salute fisica e mentale sono devastanti.

I test effettuati parlano chiaro. L’abitudine di dormire poco nuoce gravemente alla salute, agendo in particolar modo sul cervello e le capacità cognitive. Non possiamo sottrarci ai bisogni del corpo ed è fondamentale correre ai ripari se il sonno scarseggia.

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Dormire poco, gli effetti sul cervello (Lifeandthecity.it)

E’ incredibile quale potente effetto benefico possa avere una sana notte prolungata di sonno. C’è ben altro oltre il sentirsi riposati al mattino e pronti per affrontare la giornata: anche il cervello ringrazia, perché parte essenziale del rallentamento del suo invecchiamento è data proprio dalle ore dormite.

Notte di sonno prolungato: ecco perché rallenta l’invecchiamento del cervello

Cattive abitudini del sonno possono comportare un acceleramento dell’invecchiamento dell’organo cerebrale. Ad asserirlo è uno studio scientifico pubblicato su eBioMedicine, rivista di Lancert. Il test ha seguito ben 27.500 persone ed è stata valutata la qualità del sonno sulla base di diversi fattori.

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Cosa succede al tuo cervello quando dormi poco (Lifeandthecity.it)

Ad esempio, è stato valutato il cronotipo del sonno, ossia la tendenza di una persona ad essere mattiniera o notturna. Sono stati presi in considerazioni anche fattori come le ore di sonno normalmente dormite, la frequenza a soffrire di insonnia, l’abitudine di russare e la sonnolenza percepita durante il giorno.

Gli esperti hanno utilizzato la risonanza magnetica per misurare l’invecchiamento del cervello in un arco temporale di nove anni. Ebbene, la differenza è stata notevole nei soggetti con sonno intermedio o scarso rispetto a coloro con un sonno eccellente.

Gli effetti del sonno sul cervello

Chi conta un sonno povero di ore, ha visto registrarsi un invecchiamento cerebrale pari a un anno in più nell’arco dei nove anni testati. La qualità del sonno intermedia, invece, ha registrato sette mesi di invecchiamento cerebrale.

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Invecchiamento cerebrale, può essere legato alle ore di sonno (Lifeandthecity.it)

Ma cosa comporta questo invecchiamento cerebrale? Potrebbe innescare il morbo di Alzheimer nonché altri disturbi che insorgono con l’avanzare dell’età. Ecco che un allontanamento dell’età del cervello da quella anagrafica, è un indicatore precoce di un allontanamento da uno stato di salute ottimale.

La differenza notevole registrata tra chi dorme poche ore e chi dorme ore abbondanti, è tale da asserire con certezza che il sonno scarso contribuisce allo sviluppo della demenza. Proprio in virtù dell’importanza di sane e prolungate dormite, è bene concentrarsi sul miglioramento del proprio sonno se si è consapevole che sia alterato o ridotto.

Miglioramento del sonno, perché aiuta a combattere l’insorgere della demenza

Aver dormito male finora non significa che sia troppo tardi per cambiare le cose: apportare delle modifiche alle proprie abitudine potrebbe voler dire ridurre l’invecchiamento del cervello nel tempo. Ecco che praticare buone abitudini di sonno può favorire una riduzione dell’infiammazione e un rallentamento dell’invecchiamento cerebrale. E’ bene dedicarsi sempre almeno 7-9 ore di sonno e lavorare sul problema del russare o dell’insonnia. La giornata dovrà comprendere esercizi fisici e antistress che rendono più facile il rilassamento quando arriva il momento di coricarsi.

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