Gli ultimi istanti di vita del nostro cane sono strazianti, per lui e per noi, un enorme peso da portare sul cuore: come comportarsi?
Chi ha sempre accudito animali domestici conosce bene la sensazione tremenda della separazione. Gli ultimi istanti di vita di un cane o di un altro animale domestico sono davvero strazianti, per lui, ormai debilitato oppure molto anziano, ma soprattutto per noi, perché sappiamo a cosa andiamo incontro e dobbiamo affrontare il dolore. Si tratta di un enorme peso che portiamo sul cuore.

La separazione dal nostro amico a quattro zampe, magari con il quale siamo cresciuti, siamo invecchiati, e con il quale abbiamo trascorso una buona parte della nostra esistenza, è difficilissima. Forse una delle cose più difficili da affrontare. Gli animali domestici sono membri della famiglia, sono come figli, e lasciarli andare è un fardello. Come comportarsi in questi tristi momenti?
Come comportarsi quando un cane o un gatto sta per morire: gli ultimi istanti di vita dell’animale
Negli ultimi istanti di vita dell’animale, quando ormai sappiamo che non c’è più nulla da fare, siamo come paralizzati dal dolore. Sono sensazioni bruttissime, ma cosa provano gli animali? Loro sanno benissimo che stanno per andarsene, lo sanno prima di noi.
I gatti, ad esempio, se sono liberi, si cercano luoghi appartati e sicuri, lontani da tutto, per morire in pace. Ma gli animali domestici? Quando non c’è più nulla da fare, per alleviare lo loro sofferenze si sceglie di addormentarli per sempre da un veterinario. Quali sono gli ultimi riflessi dell’animale prima di morire? Lo spiega un veterinario.

“Una fine umana e senza dolore”, afferma il veterinario, “è spesso la scelta migliore”. L’animale domestico ha avuto noi come punto di riferimento per tutta la sua vita, perciò confida in noi, noi siamo la sua famiglia. Nei suoi ultimi istanti di vita ci cerca con gli occhi, vuole sentire la nostra presenza, la nostra voce, il nostro odore. Dunque, non bisogna mai lasciarlo solo, per non aumentare la sua paura.
Mai lasciare solo l’animale domestico nei suoi ultimi istanti di vita
Tanti padroni, per il dolore, non riescono a sopportare gli ultimi momenti del loro animale domestico, e così decidono di restare fuori dalla sala, per non vedere morire il proprio cane o gatto. Si tratta di una scelta comprensibile, ma sbagliata: il cane o il gatto ci vogliono accanto fino all’ultimo. Il trapasso non deve avvenire tra le mani del veterinario, essenzialmente uno sconosciuto, e in una sala asettica, non casa loro.

L’animale deve guardare in faccia la persona che ha amato per tutta la vita, è spaventato e ha bisogno di conforto. Mentre i suoi riflessi si fanno più lenti, mentre il suo cervello rallenta le sue attività, mentre il dolore inizia a svanire per l’iniezione, lui ci cerca, vuole vedere la nostra figura, la nostra sagoma, che si fa sempre più astratta. Infine, chiude gli occhi, serenamente, perché si sente amato.