Conserve alimentari, quale olio utilizzare per non rischiare: solo in pochi conoscono la risposta giusta

Conserve alimentari, come farle in casa, ecco come conservare alcuni cibi ma attenzione ai rischi

Conservare un alimento con il metodo della conserva alimentare è una cosa che si fa da sempre, una tradizione tramandata dalle nonne. Lo scopo è quello di “allungare la vita” dell’alimento e renderlo più gustoso trasformandolo. Tra gli alimenti che vengono conservati in questo modo, ci sono le verdure, il pesce e la frutta. In genere si utilizza, l’olio, l’aceto o uno sciroppo.

Conserve
Conserve alimentari- lifeandthecity.it

Questi metodi di conservazione casalinga, sono precari e va fatta attenzione, per ridurre i rischi ci sono dei passaggi che non vanno tralasciati. I processi di stabilizzazione ad esempio, servono proprio a questo, si tratta della sterilizzazione e della pastorizzazione, a seconda del metodo utilizzato si parla di conserve o semi-conserve.

Conserve alimentari, attenzione

Con la sterilizzazione l’alimento è conservato in un contenitore ermetico, viene trattato a temperature elevate, maggiori di quella di ebollizione dell’acqua. In questo modo tutti gli enzimi vengono disattivati, oltre ad essere distrutte le forme microbiche come le spore. La pastorizzazione è un altro metodo di conservazione, in questo caso l’alimento viene trattato termicamente con una temperatura circa uguale a quella di ebollizione dell’acqua. Con questo metodo si distruggono i microrganismi ma non le spore. Come anticipato a seconda del metodo utilizzato si ottengono le conserve o le semi- conserve.

Conserve
Conserve, quale olio utilizzare- lifeandthecity.it

Per conserve si intendono quegli alimenti confezionati in contenitori chiusi ermeticamente che sono stati sottoposti ad un trattamento termico elevato da consentire la stabilizzazione e la conservazione a lungo temine. In genere così vengono conservati alimenti come il pesce, la carne o le verdure sott’aceto. Le semi- conserve invece vengono trattate con temperature inferiori, questo metodo è utilizzato per la produzione di gelati, zuppe, eccetera. Fare le conserve in casa può essere rischioso, in alcuni casi infatti si potrebbe formare il botulino, una sostanza derivante dal batterio c.d.Clostridium botulinum. Se si ingerisce un alimento con botulino le conseguenze possono essere fatali, questo batterio è molto aggressivo ed è ingrato di produrre spore in ambienti privi di ossigeno.

La malattia che si contrae è il botulismo alimentare, in genere si presenta con paralisi muscolare, i tempi per trattare la malattia sono stretti, se non si agisce in tempo il rischio di morte aumenta, l’antidoto inoltre non sempre è disponibile e potrebbe essere difficile da reperire. Le conserve più a rischio botulino, sono quelle conservate a temperatura ambiente, confezionate in contenitori o buste privi di ossigeno. Ad influire è anche la bassa acidità e i valori elevati dell’acqua come parecchia umidità. Anche l’olio impiegato per la conserva gioca un ruolo fondamentale, l’olio extra vergine di oliva ad esempio, possiede una serie di proprietà che lo rendono indicato per tali conservazioni. In particolare vanta una porzione ideale di antiossidanti e si contraddistingue per la sua stabilità termica che ne favorisce l’integrità anche dopo il trattamento di sterilizzazione, l’olio di semi al contrario non è indicato per la procedura.

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