Se ti trasferisci in questi borghi puoi avere un bonus di 100mila euro, non ci credi? Allora ecco tutte le informazioni.
Negli ultimi anni sempre più persone stanno valutando un cambio di vita radicale, lontano dal caos delle grandi città. Vivere in luoghi più tranquilli, immersi nella natura e a misura d’uomo, sta diventando una scelta concreta per chi desidera rallentare i ritmi e riscoprire valori come comunità, silenzio e qualità del tempo.

Molti borghi italiani, ricchi di storia ma segnati dallo spopolamento, stanno diventando protagonisti di una vera e propria rinascita. Grazie a nuove politiche territoriali, questi piccoli centri stanno attirando l’attenzione di chi è in cerca di una seconda possibilità. E c’è una regione in particolare che sta vivendo un vero boom di richieste. Tutto questo perché si promettono bonus fino a 100mila euro. Ma conosciamo meglio i dettagli.
Il bando che cambia la vita: fino a 100.000 euro per chi si trasferisce
La Provincia Autonoma di Trento ha lanciato un’iniziativa ambiziosa per ripopolare 32 borghi montani, offrendo un contributo fino a 100.000 euro a fondo perduto per l’acquisto e la ristrutturazione di case disabitate. Il progetto, che ha riscosso un grande successo, mira a riportare vita nei piccoli comuni più colpiti dal calo demografico.
Il bonus è suddiviso in due parti: fino a 80.000 euro per ristrutturare l’immobile e fino a 20.000 euro per l’acquisto, a patto che si stabilisca la residenza per almeno dieci anni o si affitti l’abitazione a canone moderato.

Il primo bando, aperto dal 19 maggio al 30 giugno 2025, ha registrato 291 candidature, segno di un interesse crescente. Possono partecipare anche cittadini stranieri e chi non risiede già nel comune selezionato, con un occhio di riguardo per gli under 45.
I borghi coinvolti e l’obiettivo della misura
Ma ora veniamo ai borghi coinvolti in questo progetto. L’iniziativa riguarda piccoli centri montani con meno di 2.000 abitanti e una perdita demografica significativa negli ultimi vent’anni.
Tra i comuni coinvolti ci sono Val di Rabbi, Bresimo, Sagron Mis, Luserna e Bondone. Il progetto punta non solo a ripopolare queste aree, ma anche a valorizzare il patrimonio edilizio esistente, promuovere l’economia locale e rafforzare i legami di comunità.

Pensate che il successo della prima finestra del bando ha superato di molto le aspettative: solo nella Val di Rabbi sono arrivate 30 richieste, in gran parte da persone del posto. Un segnale chiaro che, con il giusto supporto, anche le zone più isolate possono tornare ad essere luoghi vivi e attrattivi. Una nuova occasione per chi desidera davvero ricominciare, in un contesto autentico e a contatto con la natura.