Ci sono cinque abitudini comuni che possono danneggiare in modo subdolo ma significativo la salute intestinale: che cosa dicono gli esperti.
La salute è spesso nelle piccole cose e in comportamenti quotidiani che dovremmo tenere per prevenire problemi, basterebbe così poco e invece molto spesso non facciamo caso ai piccoli segnali che arrivano dal nostro fisico. Ne hanno discusso, dicendo la loro opinione, due note dietiste sul portale Real Simple, e quello che è emerso è che soprattutto per quanto concerne la salute intestinale, molto dipende dalle nostre abitudini di ogni giorno.
Partiamo dalle situazioni di stress cronico che nella nostra quotidianità abbiamo difficoltà a gestire: non sono solo causa di malumori o di umore irritabile, per cui magari finiamo per avere da ridire e alzare la voce col primo che ci capita sotto al naso. Questo stress rallenta la digestione, altera la motilità intestinale e può aumentare la permeabilità delle pareti intestinali, finendo per creare infiammazioni in questa parte del nostro corpo.
Perché mangiare bene e dormire correttamente sono fasi fondamentali per la nostra salute intestinale
La nostra salute intestinale deve rispondere anche a un’alimentazione più o meno corretta: pensare che ci basta mangiare cibi salutari per stare bene è una tesi sbagliata. Infatti, anche se pensiamo di star mangiando bene, consumare ripetutamente gli stessi cibi limita l’apporto di nutrienti e ci porta a non avere un microbioma equilibrato. Va benissimo dunque mangiare sano, ma questo vuol dire anche variare col cibo.
Quello che potrebbe sorprendere alcuni, ma non dovrebbe essere poi una sorpresa, è che non è solo l’alimentazione a provocare disturbi intestinali, ma anche dormire male o in maniera irregolare. Infatti, spiegano le dietiste interpellate, i ritmi circadiani dei microbi intestinali sono disturbati da un cattivo sonno, riducendo la diversità microbica e aumentando la fragilità della mucosa intestinale.
L’uso eccessivo di farmaci e le conseguenze sulla salute intestinale
Tornando all’alimentazione, c’è una tesi sbagliata secondo la quale una dieta priva di carboidrati fa bene alla nostra salute intestinale. Invece, viene spiegato, è vero l’esatto contrario, ovvero che privarsi dei carboidrati nuoce al nostro organismo. Le fibre complesse – spesso presenti nei carboidrati – sono essenziali per nutrire i batteri benefici. Escluderli dalla dieta può danneggiare il microbioma, dunque non demonizziamo cereali integrali o legumi.
Se infine pensi che qualsiasi problema del tuo corpo si possa risolvere con ibuprofene, naprossene, aspirina, ovvero coi principi attivi contenuti nei cosiddetti FANS, i farmaci anti-infiammatori non steroidei, non solo stai sbagliando, ma stai facendo male alla tua salute intestinale. A lungo andare, questi farmaci danneggiano la mucosa intestinale, possono favorire la permeabilità e alterare l’equilibrio dei batteri intestinali: lo stesso vale per l’abuso di farmaci antibiotici, che vanno limitati e usati solo se necessario.
