Ti sei mai chiesto se esista un limite al numero di fichi da mangiare al giorno? Rispondere a questa domanda può essere fondamentale per la salute di tutti.
Mangiare abitualmente frutta e verdura, lo sappiamo bene, è fondamentale per la nostra salute, possibilmente anche variando nella tipologia, così da garantire al nostro organismo tutte le proprietà nutritive di cui ha bisogno. Non tutti le amano, inutile negarlo, ma sarebbe bene fare uno sforzo, magari variando nella modalità di consumo così da sentirne meno il peso. Ci sono però delle specialità che possono catturare il palato anche dei più schizzinosi, come può essere il caso dei fichi, che hanno un sapore particolare, magari non così apprezzato all’inizio, ma con il tempo c’è chi non riesce a farne a meno.
Molti nutrizionisti li consigliano per i diversi benefici che assicurano, basti pensare all’elevata quantità di antiossidanti, sostanza che rallenta il nostro processo di invecchiamento, cosa che non può che farci piacere. Non solo. contengono vitamina C, potassio, fibre e sali minerali, oltre a migliorare lo stato della pelle e del cuore e a rafforzare il sistema immunitario. Insomma, verrebbe da dire non ci siano particolari ritrosie nell’assumerli anche in quantità maggiore del solito, in realtà questo non è così vero.
Sapere che un alimento contenga diverse sostanze preziose per il nostro organismo fa pensare a qualcosa che faccia solo bene, per questo si tende a pensare non sia un problema eccedere nelle quantità. Questo vale anche per i fichi, apprezzati da molti per il suo succo saporito e la dolcezza? In realtà, in questo caso sarebbe bene darsi un limite, i nutrizionisti non hanno dubbi.
Una quantità eccessiva può infatti portare a una serie di malesseri poco piacevoli, l’accumulo di gas intestinale, la diarrea o le feci troppo morbide per via della ricchezza di fibre, oltre ad aumentare il rischio di disidratazione se non vengono compensati da una quantità di liquidi minima. Non si possono escludere nemmeno il gonfiore e i crampi addominali, segno evidente di avere mangiato qualcosa che è tutt’altro che benefica, a meno che non vengano rispettati alcuni limiti.
In genere ne sono ammessi due al giorno, al massimo quattro, a condizione che si tratti di quelli freschi. Se invece si tratta di quelli secchi è preferibile consumarne 1 o 2 al giorno, lontano dai pasti principali, questi hanno infatti una quantità di calorie maggiore, oltre che di zuccheri i fibre, si può quindi andare incontro a picchi glicemici che sono dannosi per tutti, non solo per chi soffre di diabete.
A ridurne ulteriormente il consumo dovrebbero essere le persone che soffrono di allergie, in particolare al lattice o ai pollini (come la betulla), perché potrebbero andare incontro a reazioni indesiderate, quali prurito, alla bocca, fastidio alla gola o irritazioni cutanee. Un ragionamento analogo dovrebbe essere fatto per chi convive problemi renali, visto che gli ossalati presenti potrebbero facilitare la formazione di calcoli. Stessa cautela anche per chi ha problemi all’intestino o ha sindrome del colon irritabile, i cui sintomi potrebbero aumentare.
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