Con ottobre nel suo vivo inizi a percepire un certo freddino durante la notte? Accendere i termosifoni in questo periodo è rischioso, tenendo conto come in Italia i caloriferi non siano ancora attivati. In buona parte dello Stivale entreranno in funzione a partire da metà mese. Accendere i termosifoni prima di questa data significa incappare in multe salate.
Con l’entrata nel vivo di ottobre siamo finiti dritti nel cuore dell’autunno, lasciandoci alle spalle l’estate, che è ormai solo un lontano ricordo. Mentre parte il conto alla rovescia al Natale, ci si approccia alle temperature in discesa: infatti, ormai il clima mite ha lasciato il posto al primo freddino, costringendoci a fare il cambio armadio.
Questo compito impegnativo arriva puntualmente rubandoci tempo e richiedendo energie e tempo. Oltre a mettere da parte i capi più leggeri, per lasciare il posto a quelli più pesanti, c’è chi si ritrova a fare i conti con ambienti domestici troppo freddi.
Questo ci porta ad avvolgerci nella coperta: in Italia, le temperature sono in discesa in questi giorni e c’è chi si avventura nell’accensione dei termosifoni. Ma questa non è affatto una buona idea: infatti, in buona parte del Bel Paese i caloriferi saranno avviati a partire da metà ottobre e, quindi, farli partire prima ci fa rischiare di ritrovarci con una sanzione.
Manca sempre meno all’accensione dei caloriferi. Dal prossimo 15 ottobre nella maggior parte dell’Italia i caloriferi verranno avviati: fino a quel momento bisogna resistere al freddo in casa, piuttosto usando una stufetta elettrica. Accendere i termosifoni in anticipo ci porta al rischio di sanzioni, visto che non si rispettano le ordinanze comunali. Per chi fa ciò rischia di prendere una multa salata, che può andare dai 500 arrivano fino a 3mila euro.
È a discrezione delle amministrazioni locali attuare eventuali variazioni nell’accensione dei termosifoni. In base alle ordinanze comunali a livello regionale è previsto come se le temperature aumentano la data di accensione può essere posticipata, mentre se scendono potrebbero essere anticipata.
Bisogna sottolineare anche come oltre a rispettare le date di accensione, sono previsti dei limiti di orario, che di solito vanno dalle 5 alle 23, ma anche le temperature massime (di circa 20 gradi). Per quanto riguarda le date di accensione queste variano a seconda delle zone d’Italia, dovendo consultare il calendario dedicato per capire quando avverrà nel proprio luogo di residenza. Molte città vedono i caloriferi accesi dal 15 ottobre al 14 aprile per un totale di 14 ore al giorno. Nelle zone al sud invece le date vanno al 15 novembre al 31 marzo.
Bisogna sottolineare come coloro che rischiano le multe non coincidono con cittadini dotati di riscaldamento autonomo, ma bensì chi vive in un condominio con il riscaldamento centralizzato o per le pubbliche amministrazioni. Oltre all’accensione scorretta, è possibile incappare anche in sanzioni per via della mancata manutenzione del proprio impianto di riscaldamento.
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