Le temperature vanno gradualmente ad abbassarsi: se sei spaventato per la prospettiva di un nuovo aumento in bolletta, guarda qua.
Siamo talmente abituati ad affrontare le temperature invernali accendendo termosifoni e condizionatori che abbiamo dimenticato che, tempi addietro, nessuno di questi metodi era presente all’interno delle abitazioni. Come facevano, dunque, a scaldarsi in casa?
Prima dell’avvento di soluzioni moderne che hanno semplificato le modalità di riscaldamento degli ambienti domestici e al contempo hanno innalzato i costi, le persone erano abituate a ricorrere a sistemi semplici e poveri che funzionavano allo stesso modo.
Quando si prende consapevolezza del passato e della genialità di alcuni rimedi genuini, si comprende quanto abbiamo ignorato il potenziale di determinate soluzioni semplici già a disposizione in casa. Il recente caro vita nonché il tasso d’inflazione hanno portato a riflettere su questioni di natura economica e le possibili soluzioni di risparmio.
Ecco che, in un mondo moderno sempre più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, si torna ad aver bisogno di ricorrere al passato e ad una semplicità che è andata perdendosi. Quelle stesse soluzioni “vecchie” appaiono allettanti. Si presentano a noi come una possibile via d’uscita da problemi che affliggono molte famiglie.
Prendiamo in considerazione uno dei vecchi trucchi di inizio ‘900. Probabilmente, la generazione anziana di oggi si ricorderà come i genitori lo mettevano in atto in casa per rendere l’ambiente più caldo. Non ignoriamone il potenziale: le settimane fredde stanno per arrivare.
Nei giorni più rigidi, quando ci sembra impossibile non fare ricorso ai riscaldamenti per combattere le basse temperature, possiamo ricorrere a dei sistemi alternativi per evitare un eccessivo consumo di energia che comporta inevitabilmente delle bollette molto più alte alla fine del mese.
Semplice ma geniale, la soluzione adottata all’inizio del secolo scorso: il riscaldamento tradizionale non è l’unica tecnologia che abbiamo a disposizione. Ragionando sulle nostre possibilità, possiamo arrivare a capire come sfruttarle al massimo del loro potenziale senza sprechi e consumi inutili.
Si chiama metodo del “calore contenuto” e punta a creare delle barriere che impediscono sia al freddo di penetrare in casa che al calore di uscire. Come prima cosa, è necessario controllare ogni spiffero: gli infissi non devono avere perdite, pertanto via libera con la sistemazione di paraspifferi e strisce adesive isolanti.
Si pensi al fatto che basta un’unica fessura presente nell’appartamento per causare la dispersione del 20% del calore accumulato nella stanza. E’ importante anche isolare il pavimento tramite tappeti spessi o passatoie. Rinnoviamo lo stile della casa e con l’occasione impediamo al freddo di entrate tramite crepe o fori presenti a terra. Con queste piccole accortezze, abitudini quotidiane quali l’accensione del gas dei fornelli, il vapore della doccia, l’illuminazione e l’uso di candele profumate possono rappresentare fonti di calore in grado di scaldare l’ambiente e risultare sufficienti per star bene.
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