Vaschette di gelato venduto in un noto supermercato sono state richiamate dal commercio nelle scorse ore, per una problematica molto seria.
Negli ultimi giorni, è stata diffusa un’allerta da parte delle autorità sanitarie per un errore riscontrato sull’etichettatura di un prodotto alimentare molto comune e distribuito su larga scala in diverse regioni italiane. La segnalazione si basa su una discrepanza tra le informazioni riportate sulla confezione, nello specifico tra il coperchio e la vaschetta, che descrivono due diverse combinazioni di gusti. Il prodotto in questione è un gelato in vaschetta, venduto in un noto supermercato.
Una svista che, sebbene possa sembrare banale, può avere conseguenze significative per una fascia specifica della popolazione: quella affetta da allergie alimentari. Un errore nell’etichetta, infatti, può indurre in errore chi è costretto a evitare determinati ingredienti per motivi di salute. Nel caso segnalato, la presenza di allergeni come nocciole e soia non è sufficientemente chiara per chi si basa sulle informazioni visibili sulla confezione.
Insomma, la questione non riguarda la qualità del prodotto in sé, ma l’esposizione al rischio di reazioni allergiche, anche gravi, di chi ignaro consuma un alimento ritenuto sicuro. Le allergie alimentari sono una condizione in aumento nella popolazione, e si manifestano quando il sistema immunitario reagisce in modo anomalo a sostanze solitamente innocue. Come sappiamo, anche una una piccola quantità di allergeni può provocare sintomi da lievi fastidi gastrointestinali a reazioni potenzialmente fatali.
Questa è la ragione per la quale la corretta etichettatura degli alimenti non è un dettaglio trascurabile, ma un requisito essenziale per la sicurezza pubblica e da questo punto di vista è la stessa Unione Europea a prevedere regole molto rigide in tema di indicazione degli allergeni sugli imballaggi, proprio per tutelare i consumatori più vulnerabili. Nulla da eccepire ed è giustissimo che sia così, ma l’errore è all’ordine del giorno, soprattutto se si parla di etichettature.
Nel caso specifico che stiamo trattando, il gelato in questione è prodotto da Eskigel s.r.l, azienda di Terni, e distribuito sotto il marchio Consilia nei supermercati del gruppo Sun, come Tigre o Gulliver e altri, oppure del gruppo Selex. Come da foto, sul coperchio è indicata la dicitura corretta dei gusti, ovvero Nocciola e cacao, mentre sulla confezione sono riportati altri gusti. Chi ha acquistato il prodotto coinvolto è invitato a non consumarlo, in particolare se allergico alla nocciola o alla soia.
Il prodotto acquistato può inoltre essere restituito al punto vendita e inoltre le autorità sanitarie mettono a disposizione canali di contatto per eventuali segnalazioni o richieste di chiarimento. Il lotto coinvolto è uno solo, il TE5139 TR, con termine minimo di conservazione al 31 maggio 2027. Questo episodio sottolinea ancora una volta quanto sia importante leggere sempre con attenzione le etichette e conoscere gli alimenti che si portano in tavola, soprattutto in presenza di allergie.
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